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Porto Ripetta PiranesiDati storici
Felice Peretti da Montalto (13 dicembre 1521 – 27 agosto 1590) fu creato cardinale presbitero il 17 maggio 1570 e ricevette quale chiesa titolare, il 9 giugno dello stesso anno, la chiesa di San Girolamo degli Illirici, ovvero la stessa chiesa che Papa Nicolò V aveva donato pochi decenni prima, il 21 aprile 1453, ai membri della comunità dei Croati, allora detti Illirici o Schiavoni. Da quell’anno la chiesa è consacrata San Girolamo, Dottore della Chiesa, traduttore della Sacra Scrittura e originario di Stridone, in Dalmazia. La chiesa fu eretta al titolo cardinalizio da Papa Pio V l’8 febbraio 1566. Felice Peretti rimase cardinale titolare della chiesa di San Girolamo sino alla sua elezione al soglio pontificio, il 24 aprile 1585. Oggi in questo luogo esistono il Pontificio Collegio croato di San Girolamo e la chiesa di San Girolamo dei Croati.

Si deve supporre che il francescano conventuale Felice Peretti, religioso per alcuni anni presso la basilica dei Santi Apostoli di Roma, abbia avuto l’occasione di conoscere la numerosa comunità degli Schiavoni, o Illirici, situata vicino al mausoleo di Augusto, non molto distante dalla Basilica dei Santi Apostoli. In quel periodo infatti Roma non era l’attuale metropoli e contava circa 100 mila abitanti.
Quale cardinale titolare della chiesa di San Girolamo egli rimase sempre in stretti legami con essa. Questo legame fu dovuto probabilmente non solo ad una eventuale origine dalmata di Sisto V, ma anche alla sua grande e particolare venerazione per San Girolamo che lo stesso Papa ricorda di aver nutrito sin dall’infanzia, “ab ineunte aetate”.  Il legame di Sisto V con la chiesa di San Girolamo, con la Congregazione e la nazione croata si manifestò in vari modi, a partire dai numerosi doni e benefici che il cardinale, e successivamente pontefice, concesse loro.  Il più significativo dono offerto dal cardinale Peretti alla sua chiesa titolare, registrato negli atti della Congregazione illirica/croata, fu quello dell’anno 1578 per la festa di San Girolamo: un intero parato pontificale di damasco bianco. In segno di gratitudine la Congregazione geronimiana offrì un solenne banchetto al cardinale titolare, ai suoi familiari e ad un gruppo di cardinali ivi partecipanti.
Un’altra manifestazione del legame di Sisto V con la chiesa croata della quale era stato a lungo titolare è stata certamente il fatto che egli, appena divenne Papa, il giorno stesso della sua incoronazione avvenuta il primo luglio del 1585, donò alla Congregazione croata 50 scudi d’oro. Con questa somma la Congregazione ordinò due candelieri d’argento sui quali fece scolpire lo stemma del Papa e la figura di San Girolamo.
Un altro gesto di “amorevolezza” e di cura da parte di Sisto V per la chiesa di San Girolamo fu quello di assegnare, il 14 giugno 1585, il titolo al neocreato cardinale Alessandro Peretti da Montalto, suo pronipote, che mantenne il titolo fino al 1587. Nel periodo in cui il cardinale Alessandro Peretti fu titolare della chiesa, la festa di San Girolamo fu sempre solennemente celebrata alla presenza di numerosi cardinali (13 e 14) e vescovi.  

La riedificazione della chiesa
Lo stretto legame, anche affettivo, si manifestò soprattutto con un atto molto più profondo e radicale: la decisione di far riedificare dalle fondamenta la chiesa stessa, che il Papa volle ampliata e abbellita con marmi e dipinti. È interessante notare che quella di San Girolamo degli Illirici è l’unica chiesa fatta edificare, pie et liberaliter, a Roma da Sisto V (eccezion fatta per il Santuario della Scala Santa, che però non si dovrebbe considerare chiesa a tutti gli effetti). I lavori di demolizione della vecchia chiesa e di costruzione della nuova ebbero inizio nel giugno del 1588, sotto la supervisione del nuovo cardinale titolare, Pietro Dezza. I progetti furono affidati a due noti architetti, Martino Longhi il Vecchio e Domenico Fontana, architetto ufficiale di Sisto V, che diedero infatti alla chiesa l’attuale forma. L’opera decorativa fu affidata a Giovanni Guerra, pittore ufficiale di Sisto V. I lavori procedettero con la massima velocità, così che già nel mese di luglio del 1589 la chiesa era terminata. Quanto l’opera di costruzione della chiesa geronimiana stesse a cuore al Papa, è testimoniato dalle sue frequenti visite alla nuova fabbrica. La prima avvenne il 12 ottobre 1588, durante la visita alla vicina chiesa di San Rocco, la seconda il 26 aprile 1589, dopo l’innalzamento dell’obelisco a Piazza del Popolo, la terza il 2 giugno 1589, durante la quale assistette alla prima messa celebrata nella nuova chiesa. Infine Papa Sisto V visitò la chiesa di San Girolamo per la quarta volta il 30 settembre 1589, in occasione delle solenni celebrazioni per il santo patrono, accompagnato da venticinque cardinali, numerosi vescovi e una gran folla.
La figura di Sisto V è rimasta e rimarrà nella storia come quella di un grande Papa, severo e autoritario, ma anche aperto e di larghe vedute, che seppe eliminare il malcostume, la corruzione e il brigantaggio. Riformò la chiesa, soprattutto dal punto di vista amministrativo, e ne risanò le traballanti finanze. Modernizzò la città di Roma con importanti opere urbanistiche e architettoniche. Nel 1589 iniziò inoltre una revisione della Vulgata, la cosiddetta Editio Sixtina. Fu uomo del Rinascimento, di cui incarnò l’ideale; propugnatore di un’Europa cristiana nella quale potessero vivere in armonia popoli, culture e tradizioni diverse. La chiesa di San Girolamo dei Croati è la testimonianza plurisecolare della sua grandezza d’animo e della sua visione della cristianità e del papato, nonché della sua “amorevolezza” per la Chiesa e il popolo croato.

Mons. Jure Bogdan (*): Rettore del Pontificio collegio croato di San Girolamo, Roma.

(Estratto dal discorso tenuto Mons. Jure Bogdan alla conferenza di presentazione del volume Arhitektonika Pape Siksta V – ‘L’architettura di Papa Sisto V’, del professore croato Andrija Muntjakovic, Roma, presso il Pio Sodalizio dei Piceni, il 30 novembre 2010).